Translate

21.4.12

Il digiuno: uno sguardo veloce


Secondo il libro sul crudismo di cui ho parlato nel post precedente, prima di intraprendere una dieta crudista occorre purificare il corpo con il digiuno.
Ebbene, ho letto qualcosa su internet per aumentare la mia conoscenza sull'argomento. Due sono le scuole di pensiero: fa male, fa bene.
La scuola del "fa male" afferma che un digiuno prolungato innescherebbe la gluconeogenesi: lipidi e proteine del corpo verrebbero utilizzare per ottenere il glucosio, che è necessario per mantenere i valori glicemici nella norma. Stiamo parlando della benzina di base che viene bruciata dal corpo umano per creare l'energia necessaria alle sue funzioni, dalle più semplici e indispensabili alle più complesse.
Le scorte di glicogeno, fonte di energia, pare si esaurirebbero nel giro di una giornata. In conclusione, un digiuno troppo rigido e prolungato avrebbe un effetto dannoso per il nostro organismo, in quanto, come sistema di allarme, la "massa magra, verrebbe intaccata per convertire le proteine in energia (con conseguente sovraccarico epatico), e allo stesso scopo verrebbero utilizzati anche i grassi (effetto dimagrante), con conseguente accumulo di corpi chetonici, ovvero scorie. Prima di entrare in chetosi il corpo continua a cercare glucosio, quindi ci si sente stanche, nervosi, sempre affamati... Una volta attuato lo schift metabolico cominciano a produrre chetoni, unico nutrimento per il cervello.

La scuola del "fa bene" afferma invece che serve a disintossicarsi, una specie di reset per stomaco, intestino, fegato e pancreas. Per la scuola igienista di Herbert Shelton un digiuno prolungato non solo farebbe bene, ma addirittura guarirebbe da molte malattie, incluse alcune di quelle considerate incurabili, come i tumori per esempio. E questo, grazie al processo di autolisi cellulare, che provocherebbe piano piano il progressivo "rinnovo" dei tessuti interni, e la conseguente purificazione e disintossicazione dell'intero organismo. Infatti, gli effetti "pericolosi" descritti sopra si avrebbero molto ma molto lontano nel tempo, in un digiuno veramente molto prolungato, che vada oltre i sei mesi per esempio (per un uomo di 70 kg, mediamente oltre i 100 giorni). Non prima. Questo, perché secondo loro le "riserve umane" sarebbero di gran lunga superiori a quelle sospettate e descritte dall'odierna medicina.

Bastano 2 o 3 giorni per eliminare le tossine (sarà evidente dal più forte odore del sudore e dell'alito), l'importante è che il digiuno comporti l'assunzione di almeno 2 litri di liquidi al giorno: acqua, centrifugati di frutta e verdura. Dopo questo periodo, riabituare gli organi alla digestione con gradualità, proseguendo con un paio di giorni di succhi e frullati molto liquidi di frutta e verdura e, in seguito, l'inizio della dieta crudista.

E in questi giorni arroventati, di certo preferiamo un centrifugato di albicocche, arancia, cetriolo, spinaci che una bistecca ai ferri, ne sono certo.

5.4.12

Crudismo!

Tempo fa sono venuto a contatto con un tipo di alimentazione che, potremmo dire, è vegana con un salto in più: il crudismo o, in inglese, raw foodism.
Cosa mangia un crudista: mangia solo frutta, verdura, germogli e semi. Questo lo fa anche un vegano. La particolarità sta nel fatto che, come dice la parola stessa, il crudista mangia... tutto crudo! Non cuoce nulla di nulla e, al massimo, essicca le sue preparazioni per fare in modo che evapori tutta l'acqua e si ottenga un prodotto secco di consistenza più dura e facilmente conservabile per mesi, ma mai sopra i 40° C.

Perché l'essere umano dovrebbe cibarsi di sola roba cruda, per di più esclusivamente vegetale?
Beh, le motivazioni del non mangiare animali sono le stesse del vegetarianismo (che affronterò nei prossimi giorni). In più, il crudismo parla di un'alimentazione più vicina possibile a quella che un essere umano, ora come ai suoi albori, seguirebbe se fosse posto in un ambiente naturale: ci ciberemmo soprattutto di frutti, di qualche pianta, non avremmo la possibilità di cucinare nulla.


Tra i vari libri che ho letto, questo è quello che ha un taglio sia commerciale che scientifico:



Momentè, S., Cargnello, S. (2007). Solo Crudo. Cucina naturale integrale. Cesena, Macro Edizioni.

Buona lettura :)
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...